Paolo Fresu, tromba e flicorno
Antonello Salis, pianoforte e fisarmonica
Furio Di Castri, contrabbasso
P.A.F. è sicuramente uno dei “super-gruppi” più amati della storia della musica italiana.
La formazione era stata volutamente creata in modo assolutamente paritario già a partire dal suo nome che trae infatti origine dalle iniziali dei tre componenti. Si pose immediatamente all’attenzione di pubblico e critica per il sorprendente concentrato di creatività collettiva e individuale che trae linfa vitale da un costante interplay e nel quale convivono molteplici ingredienti sonori, amalgamati tra loro con grande gusto.
Dallo scioglimento del trio, non è passato un solo giorno che ai tre non venisse chiesto quando si sarebbe potuto incontrarli di nuovo su un palco: una voglia del pubblico mai sopita per rivivere l’energia solare sprigionata dai loro concerti e dunque, bisognerebbe davvero dire “a grande richiesta” ecco l’occasione di una vera “Reunion” capace di riportare in vita una fondamentale esperienza del jazz contemporaneo.
La formazione era stata volutamente creata in modo assolutamente paritario già a partire dal suo nome che trae infatti origine dalle iniziali dei tre componenti. Si pose immediatamente all’attenzione di pubblico e critica per il sorprendente concentrato di creatività collettiva e individuale che trae linfa vitale da un costante interplay e nel quale convivono molteplici ingredienti sonori, amalgamati tra loro con grande gusto.
Dallo scioglimento del trio, non è passato un solo giorno che ai tre non venisse chiesto quando si sarebbe potuto incontrarli di nuovo su un palco: una voglia del pubblico mai sopita per rivivere l’energia solare sprigionata dai loro concerti e dunque, bisognerebbe davvero dire “a grande richiesta” ecco l’occasione di una vera “Reunion” capace di riportare in vita una fondamentale esperienza del jazz contemporaneo.
