Eri Yamamoto pianoforte, voce
Enzo Favata sax soprano, clarinetto basso, elettronica
Un affresco inedito di un mondo sonoro al confine tra passato e futuro dove il pianoforte, sia acustico che preparato, si fondono con clarinetto basso, sax soprano, chalumelau, benas (strumento arcaico della Sardegna), duduk armeno, dialogando in tempo reale con l’elettronica dal vivo. Questa dimensione assume una forza e fascino mistico, Eri Yamamoto e Enzo Favata compongono e suonano insieme ai cloni di sé stessi realizzando una sofisticata interazione elettronica con ripetizioni che vengono registrate direttamente dal vivo, un brillante effetto che in certi momenti genera un ascolto di sei strumenti in contemporanea con molteplici citazioni di stili che hanno saputo ispirare la creatività dei due musicisti. Il risultato è una cascata di sonorità che intriga l’ascoltatore, improvvisazioni, temi con riferimenti al jazz, musica elettronica, world music, musica classica, alla musica sacra e suoni cosmici, un sound che rapisce l’ascolto e ancora una volta è capace di generare emozioni uniche in un viaggio nell’universo, una colonna sonora di un film senza immagini, nel quale prendono forma paesaggi arcaici, suoni dimenticati e melodie del futuro, nuova e preistorica sacralità, rivelando allo spettatore un originale geografia musicale della Terra vista dal cosmo “dove tutto è più piccolo e più unito”.
La pianista nipponica, stabile a New York dal 1995, ha studiato con Reggie Workman, Junior Mance e LeeAnn Ledgerwood nel prestigioso programma jazz della New School University affermandosi come una delle pianiste e compositrici più originali e avvincenti del Jazz internazionale.
Enzo Favata, sassofonista, compositore, live electronics performer, autore di colonne sonore per il cinema, teatro, radio-tv, ricercatore e didatta nel campo del Soundscapes (Architettura dei suoni negli spazi aperti), attualmente è uno dei musicisti italiani più attivi e conosciuti nel panorama musicale italiano ed internazionale, un artista poliedrico e autentico al quale piace esplorare a 360 gradi l’universo sonoro.