Italian Mottetto è un quartetto di formazione jazzistica che per propone una rivisitazione di alcune tra le composizioni di Giulio Caccini, compositore e cantore del 1600 al servizio della corte medicea.
Caccini introdusse per la prima volta il cosiddetto “stile rappresentativo”: una modalità improvvisativo potesse dare ancor più libertà alle parole – spesso scritte dal suo amico poeta Gabriello Chiabera.
Il nuovo modo di cantare le canzoni introdotto da Caccini segnano il passaggio, con l’opera “Le nuove musiche”, dal madrigale polifonico a quello monodico.
Il quartetto, classico nella formazione e con una dichiarata volontà di attingere a suoni e modalità di esecuzione della musica da camera, vuole rendere omaggio al compositore italiano, rielaborando il suo materiale al fine di poter rendere la sua musica ancor più descrittiva – utilizzando i dialoghi tra i tre strumenti – mantenendo inalterata la linea vocale. Il risultato è un ponte tra due mondi, quello originale del compositore italiano e quello improvvisativo che rende che si piega alla volontà della musica del seicento.
